TORMALINA – Silicati

TORMALINA

NaAl9(OH)7(BO3)3Si6O18

CLASSE: Silicati
SISTEMA: Trigonale
DUREZZA: 7,0 – 7,5
DENSITÀ: 3,02 – 3,26
SFALDATURA: Imperfetta
FRATTURA: Irregolare o concoide
COLORE:
Incolore (allocromatico)
COLORE DELLA POLVERE: Bianco, variabile
LUCENTEZZA: Vitrea
TRASPARENZA: Da trasparente a opaca

Piuttosto che di un minerale, nel caso della tormalina è più giusto parlare di una famiglia. La formula sopra riportata, infatti, è puramente teorica, non corrispondendo a nessuna specie presente in natura. Più correttamente ancora, le tormaline vanno considerate come una serie abbastanza continua di miscele isomorfe, aventi composizione chimica e proprietà fisiche variabili entro limiti piuttosto ampi. Se si immagina di sostituire nella formula i nove atomi di alluminio con i gruppi Al8Li oppure Al6Mg3 restano libere alcune valenze che possono essere compensate da un aumento dei gruppi OH e da alcali. Così si hanno alcuni dei termini più comuni in natura: elbaitedravite schòrlite. Le tormaline formano cristalli prismatici spesso allungati (anche diversi decimetri) e terminati irregolarmente alle due estremità, talora tozzi oppure minuti e sottili come aghi. A volte si osservano anche aggregati bacillari paralleli, fascicolati o raggiati, e granuli irregolari. Le facce della zona verticale sono frequentemente striate in direzione parallela all’allungamento dei cristalli. Il colore dipende dalla composizione chimica ed è perciò variabilissimo: rosato, rosso, giallastro, azzurro, verde, brunastro o nero. Spesso si possono anche osservare tormaline incolori o policrome con i diversi colori disposti a zone concentriche oppure variabili nel senso dell’allungamento dei cristalli.

ORIGINE – Le tormaline sono minerali di origine pneumatolitica, diffusi nelle rocce abissali ricche di silice, particolarmente nei graniti e nelle formazioni filoniane acide di tipo aplitico e pegmatitico. Con frequenza si trovano anche negli scisti cristallini, nelle rocce metamorfiche per contatto e, come minerale di origine allogena (formatosi cioè in ambiente diverso), nelle rocce sedimentarie.

GIACIMENTI –  Bellissimi cristalli policromi provengono dalle pegmatiti del Madagascar. Magnifici sono pure i cristalli che si rinvengono a Pala, in California, nello Stato brasiliano di Minas Gerais, nelle alluvioni gemmifere dello Sri Lanka e negli Urali (Russia). In Italia splendidi cristalli policromi sono stati trovati nelle druse dei graniti dell’Isola d’Elba. Le pegmatiti compaiono anche nelle rocce pegmatitiche di Craveggia e di Candoglia in Ossola (Verbania), di Olgiasca sul Lago di Como e di altre località alpine.

USI – Oltre che in gemmologia il minerale, per le sue proprietà piezoelettriche, viene utilizzato in campo tecnico per misurare pressioni elevate e per determinare la frequenza di tensioni elettriche oscillanti.

USO GEMMOLOGICO – Le tormaline colorate possono essere sottoposte ai tagli più diversi, dato che si prestano ad assumere sia la forma rettangolare sia quella ovale o rotonda. Di solito si ricorre al taglio a cabochon nel caso di tormaline molto incluse, al fine di mettere in evidenza il fenomeno del gatteggiamento. Le tormaline sono utilizzate anche nei lavori di incisione.

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