TOPAZIO
Al2F2SiO4
CLASSE – Silicati
SISTEMA – Rombico
DUREZZA – 8
DENSITÀ – 3,49 – 3,60
COLORE – Incolore (allocromatico)
LUCENTEZZA- Vitrea
TRASPARENZA – Trasparente
Il topazio è un minerale durissimo: scalfisce il quarzo e viene scalfito dal corindone. È pesante, fragile, perfettamente sfaldabile secondo la base. È trasparente con lucentezza vitrea. Spesso si trova in natura in cristalli ben formati, con abito prismatico tozzo e dalle tipiche striature verticali sulle facce. Le varie colorazioni sono dovute alla presenza di tracce di ossidi di ferro o di cromo.
CARATTERI DIAGNOSTICI – Il topazio non è attaccato dagli acidi, fatta eccezione per l’acido solforico, ed e infusibile. In alcune varietà il colore scompare dopo l’esposizione alla luce del sole o al calore; altre, al contrario, se riscaldate intensificano la colorazione bruno-rosata. Il topazio è l’unica gemma naturale con lo stesso peso specifico del diamante.
ORIGINE -Tipica gemma di genesi pegmatitico-pneumatolitica, si rinviene nei casi più comuni in cavità e filoni delle rocce di tipo granitico.
GIACIMENTI – I giacimenti più ricchi si trovano in Brasile, particolarmente nello Stato di Minas Gerais e nelle regioni di Teofilo Otoni e Serro. Altri importanti giacimenti di topazio si trovano in Pakistan, negli Urali, in Messico, nello Sri Lanka, nel Madagascar e in Nigeria. In Italia si rinvengono cristallini incolori o rosati nelle pegmatiti dell’Isola d’Elba e nel porfido quarzifero di Cuasso al Monte (Varese).
USO GEMMOLOGICO – Il taglio più usato per il topazio è l’ovale classico, molto adatto a evidenziarne i colori e i tipici giochi di luce. Diffusi però sono anche i tagli misti, come quello rettangolare a tavola e a gradini. Meno comune è il taglio cabochon, usato per topazi non trasparenti.