OLIVINA (Forsterite, Fayalite, Peridoto, Crisolito) – Silicati

OLIVINA

(Mg, Fe,)2SiO4

CLASSE: Silicati
SISTEMA: Rombico
DUREZZA: 6,5 – 7
DENSITÀ: 3,27 – 4,37
SFALDATURA: Distinta
FRATTURA: Concoide
COLORE: Verde
COLORE DELLA POLVERE: Bianco
LUCENTEZZA: Vitrea , grassa
TRASPARENZA: Da trasparente a traslucida

L’olivina è una soluzione solida di forsterite e di fayalite (Fe2SiO4). 

L’abito cristallino del minerale è molto vario: nelle rocce intrusive sono frequenti i granuli a contorni irregolari, in quelle effusive sono più comuni gli individui idiomorfi (cioè con forma propria), con aspetto prismatico o tabulare. 

Il colore va dal verde oliva tipico (da cui il nome di olivina) al verde-giallastro, al verde scuro, al giallo-brunastro, al nero e, per alterazione, anche al rosso. 

Le proprietà fisiche, quali il peso specifico e la fusibilità, variano con il variare della composizione chimica. 

L’olivina è soggetta ad alterarsi sia per azione di soluzioni acquose circolanti in profondità, sia per azione in superficie dell’acido carbonico. L’alterazione più frequente è quella in serpentino, che può così presentarsi con l’abito cristallino dell’olivina (pseudomorfosi).

CARATTERI DIAGNOSTICI – Trattata con acido cloridrico, forma una massa gelatinosa.

ORIGINE – La genesi di questo noto, diffuso e abbondante minerale è quasi sempre magmatica, raramente di contatto. È il componente essenziale e caratteristico delle peridotitì, rocce eruttive ultrabasiche.

GIACIMENTI – Belle cristallizzazioni si trovano nell’isola egiziana di Zabarjad (Mar Rosso), nello Stato di Minas Gerais (Brasile), nel Queensland (Australia) e nelle isole Far Øer. Altre località famose sono in Arizona, New Mexico e Norvegia.

In Italia è presente in bei cristalli nei proietti vulcanici del Vesuvio. Cristalli limpidi di un bel verde brillante sono stati rinvenuti in Val Malenco (Sondrio) e al Monte Padria (Sassari). Basalti olivinici sono quelli dell’Etna, mentre gabbri olivinici affiorano presso Sondalo (Sondrio).

USO GEMMOLOGICO – Le olivine più adatte all’uso gemmologico hanno una composizione forsteritica, cioè contengono il 10-15 % di ferro e l’85-90 % di magnesio: sono conosciute con i nomi di peridoto e di crisolito

Vengono impiegati molti tipi di taglio: in genere, però, si prediligono le forme ovali, o comunque arrotondate, con molte faccette. Talvolta si usa il taglio a brillante. 

Questa gemma è poco adatta a essere montata sugli anelli, in quanto si rovina facilmente con l’uso.

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