TREMOLITE (Silicati)

TREMOLITE

Ca2Mg5(OH, F)2(Si4O11)2
CLASSE: Silicati
SISTEMA: Monoclino
DUREZZA: 5,0 – 6,0
DENSITÀ: 3,7 – 4,7
SFALDATURA: Perfetta
FRATTURA: Fragile
COLORE: Incolore, allocromatico
COLORE DELLA POLVERE: Bianco
LUCENTEZZA: Vitrea
TRASPARENZA: Da trasparente a traslucido

La tremolite fu scoperta per la prima volta vicino a Campolungo in Val Piumogna nel cantone svizzero del Ticino. La tremolite è conosciuta fin dalla fine del XVIII secolo, il primo a menzionarla nel 1789 è stato probabilmente Johann Georg Albrecht Höpfner (1759—1813) mentre la prima descrizione si deve a Ermenegildo Pini (1739-1825) nel 1796. In realtà la prima descrizione di questo minerali si deve a Johann Ehrenreich von Fichtel nel 1782 in base ad un ritrovamento avvenuto nei pressi del villaggio di Sebeşu de Jos (facente parte del comune di Turnu Roșu) in Transilvania, Romania.

Si presenta sotto forma di cristalli prismatici allungati, oppure, più frequentemente, in aggregati colonnari fibrosi, talora a struttura raggiata, nel qual caso è detta anche grammatite. Ha colore biancastro o grigio-verdolino.

CARATTERI DIAGNOSTICI –  È insolubile in acido cloridrico e difficilmente fusibile alla fiamma del cannello.

ORIGINE – La tremolite è un minerale diffuso soprattutto nelle rocce calcaree e dolomitiche silicifere che hanno subito, per contatto con masse ignee, una completa ricristallizzazione. È presente anche nei serpentinoscisti e in alcune rocce di tipo peridotitico. Si trova associata a calcite, dolomite, granato ricco di calcio, wollastonite, talco, diopside, forsterite, cummingtonite, riebeckite e winchite.

GIACIMENTI – Le tremoliti più note sono quelle che, in forma dì aggregati di color bianco, si trovano nella dolomia saccaroide di Campolongo nel Canton Ticino (Svizzera). Il minerale è presente in numerose località alpine del Piemonte e della Lombardia.

USI – Le varietà fibrose di tremolite sono utilizzate come isolanti termici e acustici.
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