IDROZINCITE
Zn5(CO3)2(OH)6
CLASSE: Carbonati
SISTEMA: Monoclino
DUREZZA: 2,0 – 2,5
DENSITÀ: 3,5 – 3,8
SFALDATURA: Perfetta
FRATTURA: Fragile
COLORE: Incolore, bianco, giallastro, rosa
COLORE DELLA POLVERE: Bianco
LUCENTEZZA: Madreperlacea
TRASPARENZA: Da trasparente a traslucida
In natura compare sotto forma di incrostazioni terrose pulverulente o in masse compatte oppure scagliose e porose. Frequenti le concrezioni stalattitiche o mammelliformi; a volte si presenta anche in cristalli appiattiti molto piccoli.
Ha colore bianco neve oppure grigio-giallastro-rosato per alterazione.
CARATTERI DIAGNOSTICI – Non fonde al cannello; calcinata alla fiamma del becco Bunsen, cede acqua e anidride carbonica e si trasforma in ossido di zinco.
ORIGINE – Associata a calamina e smithsonite, s’incontra nella zona di ossidazione dei giacimenti di blenda, il minerale primario di zinco più diffuso, che, in presenza di acque contenenti ossigeno disciolto, di solfato ferrico e di carbonati alcalini, si trasforma in idrozincite.
GIACIMENTI E USI – Si trova nei giacimenti piombo-zinciferi di Cave del Predil (Raibl) in Carnia, nei giacimenti di Grigna, Pian da Barco e Argentera presso Auronzo (Belluno), nei distretti minerari della Val Parina e Val del Riso nelle Prealpi bergamasche e nel giacimento di Arenas (Sardegna).
Grandi concentrazioni del minerale si hanno in Carinzia e in Spagna.
Viene sfruttata industrialmente per ottenere zinco metallico.
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