QUARZO – Ossidi 

QUARZO

SiO2

CLASSE: Ossidi
SISTEMA: Trigonale
DUREZZA: 7
DENSITÀ: 2,65
SFALDATURA: Assente
FRATTURA: Concoide, fragile
COLORE: Incolore, bianco, allocromatico
COLORE DELLA POLVERE: Bianco
LUCENTEZZA: Da vitrea a grassa
TRASPARENZA: Da trasparente a quasi opaco

Il quarzo è il più diffuso dei minerali, presente in quasi tutte le rocce. È ricco anche di varietà molto diffuse e apprezzate. Se ne possono riconoscere due grandi gruppi, a seconda che si tratti di minerali con cristalli ben formati, visibili anche a occhio nudo, oppure di aggregati di cristalli microscopici.
Del primo gruppo fa parte il quarzo puro (quarzo ialino o cristallo di rocca), incolore e trasparente, e le varietà che si presentano colorate poiché contengono delle impurità: quarzo ametista (viola),quarzo affumicato o morione (nero), quarzo citrino (giallo), quarzo blu, quarzo iris, quarzo rosa. 
Le impurità possono anche essere rappresentate da inclusioni da scagliette lucenti (avventurina), di aghi di rutilo (quarzo rutilato o capelvenere) o di altri minerali fibrosi (prasio). 
Nel secondo gruppo vi sono importanti varietà (calcedonio, diaspro e selce); il calcedonio, a sua volta, raggruppa sottovarietà molto note (corniola, agata, onice).
La forma tipica del quarzo monocristallino è rappresentata da prisma a sezione esagonale, tozzo o slanciato, con estremità piramidali.
Il quarzo ialino si distingue per la forma e la trasparenza. Essendo piuttosto duro, non si lascia scalfire dal temperino o da altro oggetto appuntito. Quando viene segato, oppure colpito con un martello, emette una luminescenza gialla evidente al buio (triboluminescenza).Quando viene scaldato a 150-200 °C emette una luminosità azzurra o gialla, anch’essa visibile al buio (termoluminescenza).

CARATTERI DISAGNOSTICI – Il quarzo ialino si distingue per la forma e la trasparenza. Essendo piuttosto duro, non si lascia scalfire dal temperino (o da altro oggetto appuntito di ferro). Quando viene segato, oppure colpito con un martello, emette una luminescenza gialla evidente al buio (triboluminescenza).
Quando viene scaldato a 150-200 °C emette una luminosità azzurra o gialla, anch’essa visibile al buio (termoluminescenza).

ORIGINE – Si ritiene che circa il 12 % della crosta terrestre sia costituita da quarzo, solidificatosi direttamente dal magma o formatosi per azione di fluidi a temperature di 100-400 °C. Essendo molto resistente, viene difficilmente alterato dagli agenti atmosferici e perciò si trova come componente fondamentale anche nelle sabbie e nelle rocce sedimentarie.

GIACIMENTI – I cristalli presenti nel marmo di Carrara sono ritenuti in assoluto i più puri e incolori. Grandi cristalli ricchi di forme si trovano in Madagascar e in Brasile. Esemplari enormi, pesanti parecchie tonnellate, anche più di 40, sono stati trovati in varie località del Brasile. Una straordinaria collezione di cristalli giganti è esposta al Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi. Il quarzo forma spesso nelle rocce vene bianche che si allargano in cavità tondeggianti tappezzate di cristalli (geodi): grandi formazioni di questo tipo si trovano in varie località delle Alpi (Monte Bianco, San Gottardo, Monti Tauri).

USI – Il quarzo trova molteplici applicazioni, da quella più domestica nei detersivi e perfino nei dentifrici, a quella industriale per vetrerie, fino a quella più nobile (almeno per alcune varietà) come gemma e oggetto ornamentale. Ha largo impiego nel campo tecnologico avanzato: oscillatori, stabilizzatori di frequenze, generatori di ultrasuoni.

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