XANTOFILLITE – Silicati

XANTOFILLITE 

Ca(Mg, Al)3(OH)2Al2Si2O10

CLASSE – Silicati
SISTEMA – Monoclino
DUREZZA – 3,5 – 6,0 .., a seconda della direzione
DENSITÀ – 3,0 – 3,1
SFALDATURA – Perfetta
FRATTURA – Fragile
COLORE – Giallastro, verde, rosso-bruno
COLORE DELLA POLVERE – Bianco, leggermente giallo-grigio
LUCENTEZZA – Vitrea
TRASPARENZA – Da trasparente a translucida

La xantofillite appartiene al gruppo delle miche fragili. Cristallizza nel sistema monoclino in minute lamelle pseudoesagonali, fragili, di colore giallastro, verde o rosso-bruno, con lucentezza vitrea e perfetta sfaldatura basale. Come altre miche e cloriti , la xantofillite è monoclina in forma cristallina e presenta una perfetta scissione basale parallela alla superficie piana delle placche o squame. La durezza nella scala di Mohs va da 3,5 a 6,5 e il peso specifico è compreso tra 3,0 e 3,1.

Le miche fragili differiscono chimicamente dalle miche nel contenere meno silice e senza alcali, e dalle cloriti nel contenere molta meno acqua; sotto molti aspetti sono intermedi tra le miche e le cloriti. La xantofillite è talvolta considerata analoga al calcio delle flogopite.
L’ambiente tipico della formazione è in calcari dolomitici serpentinizzati e skarn metamorfizzati di contatto. Si riscontra con talco, spinello, grossularia, vesuvianite, clinopirosseno, monticellite, condrodite, flogopite, clorite, quarzo, calcite e dolomite.

ORIGINE – La xantofillite, associata con il talco, è presente nelle rocce metamorfiche di epizona, quali i cloritoscisti e i talcoscisti. Con spinelli, grossularia, calcite e altri minerali la si osserva anche nei calcari metamorfici per contatto.

GIACIMENTI e USI – La xantofillite venne trovata presso Zlatoust, negli Urali meridionali, a Quérigut nei Pirenei e, con calcite e monticellite, a Crestmore in California (Usa). In Italia fu osservata nelle rocce del gruppo dell’Adamello.

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