CALCITE – Carbonati

CALCITE

CaCO3

CLASSE – Carbonati
SISTEMA – Trigonale
DUREZZA – 3
DENSITÀ – 2,71
SFALDATURA – Perfetta romboedrica
FRATTURA – Irregolare
COLORE – Incolore, allocromatico
COLORE DELLA POLVERE – Bianco
LUCENTEZZA – Vitrea
TRASPARENZA – Da trasparente a translucida

La calcite si presenta in natura in forme svariatissime: i cristalli possono avere abito prismatico, romboedrico, scalenoedrico o tabulare. Frequenti risultano inoltre gli aggregati granulari, paralleli, colonnari, lamellari, le venature a struttura fibrosa e i concrescimenti a struttura zonata. Nelle rocce è compatta e priva di forma cristallina. Il colore della calcite è molto vario: bianco, rosato, giallastro, bruno, azzurro o verde. Spesso si trova in masse microcristalline compatte a formare i calcari che, metamorfosati, danno origine ad altre rocce con tipica struttura saccaroide (marmi). In masse fibrose costituisce gli alabastri calcarei. Depositata da acque ricche di carbonato di calcio, dà origine alle caratteristiche formazioni carsiche (stalattiti, stalagmiti, cortine ecc.), alle ooliti, alle pisoliti e ai tipici travertini.

CARATTERI DIAGNOSTICI – Parecchi cristalli sono fluorescenti ai raggi ultravioletti, emettendo luce rossa, gialla, rosa o azzurra. Spesso sono anche termoluminescenti. Solubile in acido cloridrico, la calcite mostra una vivace effervescenza. Piuttosto tenera, si lascia scalfire dal temperino. Dal punto di vista ottico, mostra il fenomeno della doppia rifrazione: infatti, un raggio luminoso, attraversando un minerale birifrangente, si scinde in due raggi che si propagano all’interno del cristallo con velocità diverse creando fenomeni di sdoppiamento.

ORIGINE – Tipico minerale di genesi sedimentaria, si forma sia per precipitazione chimica (evaporazione di soluzioni ricche di carbonato di calcio), sia per sedimentazione di resti inorganici di organismi marini che utilizzano il carbonato di calcio delle acque per la costruzione dei loro gusci (calcari organogeni). Può anche avere origine metamorfica e molto più raramente magmatica. Le rocce calcaree sono molto diffuse sulla superficie del nostro pianeta, ricoprendone più del 40 per cento, anche se in peso rappresentano solo il 4 per cento della crosta terrestre.

GIACIMENTI – Grossi romboedri limpidissimi di calcite si trovano nelle cavità dei basalti islandesi (spato d’Islanda). Cristalli di colore roseo o verdolino sono stati scoperti nel Cumberland (Inghilterra). Altre località famose sono Joplin, nel Missouri (Usa), e Freiberg (Germania). Notissimi sono i raggruppamenti di calcite di Fontainebleau (Francia), completamente ricoperti di sabbia, così come quelli provenienti dal Michigan (Usa), che inglobano dendriti di rame. In Italia sono conosciuti i romboedri del Passo della Porretta (Pistoia), del Sarrabus (Cagliari), dei Monti Lessini (Vicenza) e della Val di Fassa (Trento).

USI – Le masse compatte di calcite (calcari e marmi) vengono impiegate nell’edilizia, sia come costituenti del cemento, sia come pietre da costruzione e ornamentali; nell’industria chimica, per la preparazione di soda caustica, anidride carbonica e cloruro di calcio; in metallurgia, quali fondenti, e nell’industria dei fertilizzanti, come correttori di terreni. Le masse terrose sciolte di calcite vengono utilizzate come polveri per lucidare e nell’industria della gomma e delle vernici.

VARIETÀ – Per la presenza di elementi come il manganese, il ferro bivalente, Io zinco, il cobalto, il bario, il piombo e lo stronzio (che sostituiscono parzialmente il calcio) si possono avere diverse varietà del minerale: manganocalcite, ferrocalcite, zincocalcite, cobaltocalcite ecc.

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