QUARZO CITRINO – Ossidi

QUARZO CITRINO

SiO2

CLASSE – Ossidi
SISTEMA – Trigonale
DUREZZA – 7
DENSITÀ – 2,65
SFALDATURA – Assente
FRATTURA – Concoide
COLORE – Giallo intenso, giallo-arancio
COLORE DELLA POLVERE – Bianco
LUCENTEZZA – Vitrea
TRASPARENZA
– Da trasparente a quasi opaco

Il nome deriva dal cedro francese “limone”. La presenza di ossidi e idrossidi conferisce a questa varietà una colorazione che può variare dal giallo intenso al giallo arancio. Il colore giallo è dovuto al ferro (Fe3+) che funge da cromoforo. Nel XVI secolo fu classificato all’interno della famiglia dei quarzi. Il citrino era precedentemente usato come talismano protettivo per allontanare la peste, i pensieri sbagliati e i problemi della pelle.

GIACIMENTI E USI – Si rinviene in rocce di origine pegmatitica, ricche di silice, spesso con tormalina, berillo e miche.
Le zone brasiliane Campo Belo e Sete Lagoas (Minas Gerais) sono quelle che offrono gli esemplari migliori, per purezza e dimensioni.
Altre località brasiliane sono note per i loro quarzi citrini, ma meno puri e meno abbondanti.
Dagli Urali (Murinka) e dal Madagascar provengono altri pregevoli cristalli.
Altri giacimenti (dai quali, però, non provengono cristalli da destinare alla gemmologia, che rappresenta l’uso principale di questa varietà) sono quelli di Pikes Peak (Colorado, Usa), Bourg d’Oisans (Delfinato, Francia), Hinijosa de Duero, Villa Buenas e Villa Beco (nei pressi di Salamanca, Spagna).

USO GEMMOLOGICO – Il quarzo citrino da destinare al taglio è piuttosto raro: i cristalli devono avere un’ottima trasparenza, una colorazione uniforme e, quando sono presenti delle inclusioni, non devono essere visibili a occhio nudo.
Oltre che per ottenere gemme, viene utilizzato nella produzione di oggetti ornamentali e di sculture.

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