BARITE – Solfati

Fonte foto in alto: Wikipedia

BARITE

BaSO4

CLASSE – Solfati
SISTEMA – Rombico
DUREZZA – 3,0 – 3,5
DENSITÀ – 4,48
SFALDATURA – Perfetta
FRATTURA – Irregolare
COLORE – Incolore, allocromatico
COLORE DELLA POLVERE – Bianco
LUCENTEZZA – Da vitrea a madreperlacea
TRASPARENZA – Da trasparente a traslucida

Frequenti, spesso ricchi di facce e prevalentemente tabulari, i cristalli di barite (o baritina) possono avere un abito nettamente prismatico caratterizzalo da una tipica terminazione “a scalpello”. Di solito limpidi e incolori, ma anche biancastri o variamente colorali (specialmente in giallo miele, rosa o celeste), si trovano raramente isolati; molto più spesso sono riuniti in druse, talvolta veramente spettacolari.

CARATTERI DIAGNOSTICI –  La facile sfaldatura in forme parallelepipede, la sua insolubilità e mancanza di effervescenza con gli acidi, ma soprattutto la sua pesantezza, insolita per un minerale non metallico, consentono normalmente un rapido riconoscimento. La barite ha lucentezza vitrea con tendenza a quella madreperlacea e si può facilmente rigare con un temperino.

ORIGINE – La barite è presente principalmente in giacimenti di origine idrotermale sia specifici, sia come ganga in associazione a filoni di solfuri metallici. Può anche essere presente in vene e cavità di sostituzione nei calcari e nelle dolomie. Comunemente si trova in cospicue masse spatiche o granulari biancastre e opache.

GIACIMENTI – I principali giacimenti italiani sfruttati industrialmente sono situati in Trentino (miniere di Darzo) e in Sardegna. In passato anche la Valsassina (Cortabbio, Como), le Prealpi bergamasche, bresciane e venete fornivano prodotto industriale. Druse di splendidi cristalli si trovavano nelle miniere di Brosso e Traversella, in Piemonte, e nella zona di Pergine-Vetriolo, in Trentino, mentre grossi cristalli giallo miele provenivano dalla miniera di Barega, presso Nuxis, in Sardegna, In altre località sarde si trovano eleganti druse di cristalli talvolta leggermente azzurri e molto apprezzati dai collezionisti.

USI – La barite è la principale fonte da cui si ottengono sali di bario. Macinata, si usa come pigmento nell’industria cartaria e dei colori e nella preparazione di fanghi pesanti usati nella perforazione dei pozzi petroliferi. Il solfato di bario viene usato in medicina come mezzo diagnostico di contrasto per eseguire esami radiografici dell’apparato digerente.

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