ARGENTO – SILVER

ARGENTO

L’argento raramente si presenta con le sue forme di cristallizzazione, individui cubici e ottaedrici generalmente piccoli e deformati e talvolta raggruppati in eleganti forme dendritiche. L’aspetto più comune è quello di lamine, nastri e filamenti tipicamente arricciati. Può anche presentarsi in masse di dimensioni variabili.Di aspetto tipicamente metallico, si offusca all’aria in presenza di quantità anche piccole di ozono e di idrogeno solforato.

 CARATTERI DIAGNOSTICI – Oltre che per il colore e la forma, l’argento nativo si riconosce per la solubilità in acido nitrico e perché annerisce quando viene esposto ai vapori dell’acido solfidrico. È il miglior conduttore di elettricità e calore.

ORIGINE – Può avere origine primaria (cioè direttamente dal magma in via di solidificazione) o per processi di riduzione di altri minerali (argentite, solfosali vari, galena argentifera) che hanno allontanato gli elementi ai quali era legato.

GIACIMENTI – L’argento nativo rappresenta masse economicamente importanti solo a Copiapò (Cile) e a Batopilas e Guanajuato (Messico).Discrete quantità si sono osservate a Butte (Montana), Silver Cily (ldaho), Silver King Mine (Arizona).

Un blocco di 9 quintali è stato rinvenuto a Cobalt City (Ontario, Canada).

In Italia l’argento nativo è segnalato nelle miniere del sarrabus (Sardegna), nella miniera di rame di Libiola (Liguria) e a Boarezzo in Valganna (Varese).

USI – Largamente usato per la produzione di monete, vasellame, oggetti d’arte ecc., l’argento è in massima parte ricavato come sottoprodotto della metallurgia del piombo e dello zinco.

La produzione di oggetti artistici è molto antica: i principali musei hanno dedicato all’argento sezioni specializzate. 

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