AMETISTA (Varietà di quarzo – Ossidi)

AMETISTA (Varietà di quarzo)
SiO2

SISTEMA: Trigonale
DUREZZA: 7
DENSITÀ: 2,6- 2,65
SFALDATURA: Assente
FRATTURA: Concoidale
COLORE: Viola (in varie tonalità)
COLORE DELLA POLVERE: Bianco
LUCENTEZZA: Vitrea
TRASPARENZA: Da trasparente a traslucida

È il colore violaceo più o meno intenso a contraddistinguere questa varietà molto ricercata di quarzo. In molti cristalli di ametista si nota un maggior sviluppo delle piramidi terminali rispetto al quarzo incolore. Spesso la colorazione, dovuta a fenomeni di irraggiamento naturale di cristalli contenenti del ferro, è distribuita in zone irregolari o parallele alle facce principali del cristallo, oppure è presente solamente alle estremità dei cristalli. 

La lucentezza vitrea è spesso diminuita, sulle facce, da numerosissime striature parallele fra loro. Al suo interno si possono trovare inclusioni tipiche, come veli liquidi in cavità appiattite, dal contorno zigzagato, o cristalli aciculari bruni o rossastri in ciuffi. Tutte le ametiste riscaldate a 400-500 °C diventano stabilmente dei quarzi citrini.


GIACIMENTI E USI – L’ametista si rinviene essenzialmente all’interno di geodi nelle rocce basaltiche, come si può constatare nei vastissimi giacimenti presenti in Brasile, Uruguay e India. I geodi brasiliani, di forma tondeggiante, possono raggiungere dimensioni superiori al metro cubo. In Russia e nel Madagascar l’ametista si presenta anche in vene e cavità delle pegmatiti. In Italia cristalli di notevoli dimensioni provengono da Traversella (Torino) e dalla Valle Aurina (Bolzano): esemplari più piccoli sono stati rinvenuti in Val di Fassa (Trento) e all’Alpe di Siusi (Bolzano). L’uso principale (anche con cristalli di sintesi) è quello gemmologico.


USO GEMMOLOGICO – Anche se di scarso pregio, l’ametista è uno dei minerali più diffusi, fin dall’antichità, in gemmologia. Le varietà di colore limpido e intenso vengono tagliate, in forme ovali o tonde, con tagli a faccette, talora a brillante, mentre le varietà opache si tagliano a cabochon.

Anticamente molte coppe e altri oggetti venivano ricavati da ammassi di aggregati traslucidi di ametista.

AMETISTA

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