TRONA
Na3(CO3)2*2H2O
CLASSE: Carbonati
SISTEMA: Monoclino
DUREZZA: 2,5 – 3,0
DENSITÀ: 2,17
SFALDATURA: Ottima
FRATTURA: Da irregolare a subconcoide
COLORE: Incolore o grigio-gialastro
COLORE DELLA POLVERE: Bianco
LUCENTEZZA: Vitrea brillante, poco accentuata
TRASPARENZA: Traslucida
Il nome è una sorta di anagramma di natron, per la ricchezza in sodio di questo minerale. Il nome Trona deriva dalla parola araba “trōn”, che è la forma abbreviata di natrūn e un nome abbreviato di natron (bicarbonato di sodio). Tuttavia, la sua radice è ancora più antica. Si trova anche nell’ebraico e nel greco più antico.
Il trona, o urao, cristallizza nel sistema monoclino; si presenta in forma di cristalli prismatici tabulari, incolori oppure come incrostazioni o efflorescenze di colore grigio-giallastro.
Ha sfaldatura pinacoidale perfetta.
CARATTERI DIAGNOSTICI – Solubile in acido cloridrico, non si disidrata all’aria.
ORIGINE – È un minerale di genesi evaporitica: si forma per cristallizzazione da soluzioni alcaline sature, soggette a una intensa evaporazione; si trova, infatti, nelle zone aride, dove si deposita lungo le rive dei laghi salati.
GIACIMENTI E USI – Grandi depositi di trona si trovano nel Wyoming (Usa), dove vengono sfruttati industrialmente per estrarre la soda, in Egitto, Libia e Venezuela.
Il trona, associato ad altri minerali come salgemma, gesso, thenardite, termonatrite e soda, si trova in molte altre zone dell’Africa (Lago Ciad, Tanzania, Somalia) e dell’Asia.
Belle cristallizzazioni del minerale sì notano nei depositi del Borax Lake in California e del Soda Lake nel Nevada.
In Italia fu trovato in cavità laviche sulle pendici del Vesuvio.
È usato nell’industria per l’estrazione della soda.
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